La cravatta valorizza la figura professionale maschile e offre diverse possibilità per enfatizzare la comunicazione interpersonale. Inoltre, favorisce un avvicinamento con l’interlocutore o, al contrario, può dare una sensazione di distacco. Tutto questo a livello inconscio, naturalmente. E’ un accessorio da non sottovalutare.
Se per i dettagli sulla vestibilità, come la larghezza in proporzione ai risvolti della giacca (che a loro volta sono in proporzione con la larghezza delle spalle), un commesso esperto ci si augura possa essere di aiuto, le cose si complicano quando ci addentriamo nei dettagli più raffinati.
Infatti qui inizia il divertimento: il nodo. Quale tra i quattro nodi da cravatta è il nostro? “Four in hand” o “Prince Albert” se il collo della camicia è stretto oppure “Half Windsor” o “Windsor” se abbiamo il collo della camicia ampio. Entra in gioco anche la forma e la larghezza del viso in questa scelta.
L’altezza del colletto della camicia farà poi in modo che questo coprirà perfettamente tutto il passaggio della cravatta dietro al collo, lasciando a vista solo il nodo.
Per enfatizzare il messaggio nella comunicazione, gli elementi da considerare sono il colore, le stampe e la loro dimensione.
I colori scuri come blu navy scuro, antracite e bordeaux sono autoritari. Il bordeaux è adatto per attirare l’attenzione e dimostrare sicurezza.
Per creare poi un effetto altamente professionale sono perfette le stampe puntinate o geometriche di piccole dimensioni o con linee dritte, che esprimono forza. Per indurre un approccio più facile e rilassato nell’interlocutore, invece, le stampe possono avere una dimensione maggiore con motivi riconoscibili (per esempio una barca a vela, una racchetta da tennis, una piccola sagoma di animali “nobili” come cani o cavalli). Questi sono solo esempi di alcuni degli effetti che possiamo creare e rappresentano una minima parte dei motivi da cravatta.
Nella riflessione personale sul nostro stile e sull’effetto che vogliamo indurre nell’interlocutore, teniamo fermi due capisaldi dell’argomento: esistono due difetti che riguardano il modo di portare la cravatta, difetti tra i quali non saprei dire quale sia il peggiore visivamente.
Uno è quello della cravatta finita per motivi vari dentro i pantaloni. In buona fede si può pensare che sia finita lì dentro per fretta o distrazione. Il difetto invece che non può trovare giustificazione è la cravatta che non arriva alla cintura. Può arrivare al bordo superiore di questa, per le persone di statura più minuta, o al bordo inferiore per le persone più alte, ma deve toccare la cintura. Se la supera non è una tragedia, se massimo di un centimetro.
Merita un cenno l’eleganza dell’Ascot. Non è mercanzia per signori di altri tempi, bensì un accessorio dotato di grande charme se portato nel contesto giusto e con il colore e le stampe giuste. Professionalmente non trova spazio, ma nelle occasioni comuni può rivelarsi una via di mezzo perfetta, e comoda.